Cosa ti dice l'espressione, crea la tua realtà ?
È una frase popolare e accattivante frequentemente usata nel Movimento del Potenziale Umano che si riferisce al modo in cui la nostra mente, attraverso l'attenzione e l'intenzione, struttura le nostre esperienze e percepisce la nostra realtà.
Il Dr. David Simon ( laureato in Medicina, è il direttore medico del Chopra Center for Well Being di La Jolla, in California) disse: "La realtà è un atto selettivo di attenzione e interpretazione".
Secondo questa visione, la nostra attenzione è ciò su cui focalizziamo la nostra intelligenza mentale, ma è durante l'interpretazione che l'intelletto analizza e trae significato. Questa interpretazione avviene sotto forma di dialogo interno.
Ma cos’è effettivamente il dialogo interno?
Il dialogo interno è la conversazione che il nostro ego sta avendo con se stesso. È la vocina sub-testuale che applica logica, ragionamento e credenze a situazioni, persone ed eventi. In quanto tale, il dialogo interno svolge un ruolo vitale nel dare il significato alla nostra vita e alla realtà. Quando il nostro dialogo interno è oscuro, negativo e lugubre, vediamo un mondo filtrato attraverso certe qualità. Al contrario, quando abbiamo un dialogo interno positivo, edificante e ottimista, percepiamo la realtà in modo propositivo.
Per aiutarti a padroneggiare il tuo dialogo interiore e modellare la tua vita in uno stato mentale positivo di felicità e realizzazione posso consigliarti alcuni passaggi che ho sperimentato su me stessa, grazie anche a un libro illuminante “ Il quinto accordo “ di Don Ruiz , e che tutt’ora mi stanno dando soddisfacenti risultati.
Ho iniziato col far tacere quella vocina che tutto il giorno mi parla
(dialogo interno) e mi dirige sulle azioni da intraprendere o le cose da dire, in che modo?
Trascorrendo del tempo in silenzio.
Non dico di arrivare alla Meditazione , anche se sarebbe molto utile per riavere serenità d’animo e fisica, ma anche stando in silenzio per 15/20 minuti senza nessun disturbo, con gli occhi chiusi , sdraiati comodamente o seduti, ascoltando musiche rilassanti a basso volume
Questo fa ritornare il silenzio dentro di noi e automaticamente si abbassano i livelli di stress , di cortisolo, di adrenalina e la vocina si “prende una pausa”.
Generalmente abbiamo da 60.000 a 80.000 pensieri ogni giorno e la tranquillità del nostro ambiente mentale turbolento crea la tela bianca su cui dipingere una conversazione interna positiva. Quando la mente è ferma, diventa un campo fertile , ricettivo ai segnali che le diamo da quel momento in poi.
Secondo passaggio ho iniziato ad evitare i pensieri negativi.
Non c'è dubbio che la negatività è diffusa nel nostro mondo moderno. Ovunque guardiamo, sembra che non ci sia fine. Questo, in parte, è dovuto al pregiudizio della negatività del nostro cervello - una tendenza comune è notare situazioni ed eventi negativi più facilmente di quelli positivi-
Abbiamo ereditato questo artefatto neurologico dai nostri antichi antenati che, a causa della loro costante mentalità di sopravvivenza, dovevano sempre essere alla ricerca di pericoli o qualsiasi cosa che avrebbe messo a rischio la loro vita. Un bel tramonto o un buon pasto sono stati offuscati dalle esigenze di sicurezza e protezione. Portiamo ancora questa tendenza all'interno del nostro sistema nervoso che spesso inibisce la nostra capacità di vedere il bene nel mondo, anche quando è proprio di fronte a noi.
Pertanto, dobbiamo impegnarci ad allontanarci dalla negatività tutte le volte che possiamo. L'energia negativa può essere contagiosa e inquinare il dialogo interno con la paura, la rabbia.
Cercare quindi di avere pensieri positivi è un grande aiuto per il nostro benessere mentale, ogni qualvolta ci viene in mente un fatto negativo, una persona negativa smettiamo di pensarci e spostiamo in nostro focus su qualcuno che ci vuole bene, che amiamo o su un fatto del quale siamo fieri, che ci riempie di gioia.
Terzo passaggio, credo il più importante per me, è non interpretare nulla di ciò che ti viene detto.
Ho avuto delle difficoltà reali con il non prendere le cose che mi venivano dette in modo personale, cioè pensare che il mio interlocutore si riferisse in qualche modo anche a me ogni qual volta mi parlasse di qualche avvenimento negativo o di persone conosciute.
Questa tendenza a interpretare e supporre il pensiero altrui come se fosse rivolto alla nostra persona deriva dal fatto che noi crediamo di essere la verità. Facciamo supposizioni su ciò che gli altri stanno dicendo, le prendiamo sul personale ferendoci da soli e ponendoci quindi in un atteggiamento di difesa nei confronti di chi parla.
Questo molto spesso capita per la paura di chiedere chiarimenti, così immaginiamo ciò che vuole dire e, pensando di avere ragione, difendiamo le nostre idee cercando di rendere sbagliato qualcun altro. È sempre meglio fare domande che farci dei “film”.
Il giorno in cui smetterai di fare supposizioni con chi ti rapporti giornalmente ti stupirai di come il tuo stato interiore e il tuo dialogo interno cambieranno in meglio , anche il tuo modo di comunicare cambierà completamente e le tue relazioni non risentiranno più di conflitti creati da supposizioni sbagliate.
Quarto passaggio ho cercato di avere un comportamento e un linguaggio impeccabile sempre più spesso.
Compito non facile perché nessuno di noi è perfetto. La parola e il comportamento sono naturali affioramenti del dialogo interiore. Pertanto, quando scegli consapevolmente di praticare un linguaggio e un comportamento impeccabili, il tuo dialogo interno diventerà automaticamente più positivo e raffinato. Possiamo continuamente aspirare a portare dentro di noi lo spirito di impeccabilità.
Quinto passaggio ho imparato ad essere grata. La gratitudine è un potente stato mentale che provoca una trasformazione palpabile nel nostro panorama interiore. Ho spostato l’attenzione su quelle cose di cui posso essere grata, questo mi ha permesso di uscire dallo stato negativo.
Come? Semplicemente ripetendomi la frase, sono così grata per _____ , ho creato uno slancio positivo nel mio dialogo interno.
Mi sono concentrata su ciò che è buono o edificante nella mia vita, questo condiziona anche a stare vigile nel cercare sempre più esperienze gratificanti - o come dice il proverbio, dove l'attenzione va, l'energia scorre -.
In ultimo , ma non per ultimo di importanza, ho capito quanto è determinante diventare scettica su ciò che sento e di essere altrettanto attenta a ciò che mi viene raccontato.
Vi è mai capitato di parlare con qualcuno e di pensare ai fatti vostri? Oppure di ascoltare prendendo per buono qualsiasi cosa stia dicendo, magari perché ci fidiamo della persona in questione oppure perché siamo stanchi e non vogliamo impegnarci in un dispendio ulteriore di energie mettendo in discussione ciò che stiamo sentendo?
Quando impari ad ascoltare, sai esattamente cosa vogliono gli altri: una volta che sai quello che vogliono, quello che fai con quell'informazione dipende da te, puoi reagire o non reagire, puoi essere d'accordo o in disaccordo con quello che dicono, e questo dipende da quello che vuoi. Ho iniziato a usare il potere del dubbio per esaminare tutto ciò che sento. E’ davvero la realtà ?
Ascolta le intenzioni dietro le parole e comprenderai il vero messaggio. Le intenzioni sono sempre positive al livello personale di chi le racconta.
Cambiando le tue abitudini e impostando, almeno inizialmente, qualcuno di questi passaggi sono sicura che otterrai dei miglioramenti di vita da subito.
Non sono facili da applicare, lo so e se vorrai chiedermi supporto, sarò lieta di spiegarti meglio.
Ora tocca solo a te.
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